venerdì 29 gennaio 2016

Dire e chiedere l'ora in inglese

What's the time? Che ore sono?
What time is it? Che ora è?
Could you tell me the time, please? Mi può dire l'ora per favore?
Do you happen to have the time? Sa per caso che ore sono?
Do you know what time it is? Sa che ora è?
It's  E'/Sono...
Exactly ... Esattamente
About ... Circa...
Almost ... Quasi...
Just gone ... Appena passate/a
One o'clock  L'una
Quarter past  E un quarto
One L'una
Half past E mezza
One L'una
Quarter to Un quarto
One All'una
Five past one L'una e cinque
Ten fifteen Dieci e quindici
Ten am Dieci del mattino
Six pm Sei di sera
Noon oppure Midday Mezzogiorno
Midnight Mezzanotte
My watch is  Il mio orologio va
Fast Avanti
Slow Indietro
That clock's a little  Quell'orologio va un po'
Fast Avanti
Slow Indietro

giovedì 28 gennaio 2016

Lessico inglese: abbigliamento e oggetti

ABBIGLIAMENTO

Belt - cintura
Blouse - camicetta
Boots - stivali
Coat - cappotto
Dress- vestito
Gloves - guanti
Hat - cappello
Jacket- giubbotto
Leather jacket - giacca di pelle
Scarf - sciarpa
Shoes - scarpe
Socks - calze
Thong - tanga
Trousers - pantaloni
Skirt - gonna
Raincoat - impermeabile


OGGETTI PERSONALI

Comb - pettine
Earrings - orecchini
Engagement ring - anello di fidanzamento
Glasses -  occhiali
Handbag -  borsa
Hairbrush - spazzola per capelli
Keys - chiavi
Mirror - specchio
Necklace - collana
Ring - anello
Wallet - portafoglio
Watch - orologio
Wedding rind - fede nuziale

Le Repubbliche marinare in breve

AMALFI
La prima repubblica marinara fu Amalfi. I mercanti amalfitani riuscirono a sottrarre ai musulmani il dominio sul commercio nel Mediterraneo a partire dal X secolo. Fondarono alcune basi mercantili nel Mediterraneo e nel Medio Oriente ( Turchia, Egitto, Siria) e grazie alle Tavole Amalfitane istituirono il primo codice di diritto marittimo.
La potenza di Amalfi non durò molto, la città fu oppressa dai Normanni nel 1076 e vinta e saccheggiata dalla rivale Pisa nel 1135. Cessò di esistere come repubblica marinara nei primi anni dell' XI secolo.

PISA
Pisa combatté a lungo contro i musulmani che, dalle vicine isole di Sardegna e Corsica, tentarono di imporsi sulle coste del Tirreno. La città entrò in conflitto con Genova (che prima era alleata nella lotto contro i musulmani) per due secoli. Queste lotta si concluse con  la lotta di Meloria nel 1284 nella quale Pisa ne uscì sconfitta.

GENOVA
Genova dopo la battaglia con Pisa rimase l'unica padrona del Mar Tirreno e del Mediterraneo occidentale ma la rivalità con Venezia segnò la sua fine: nel XIV secolo, dopo quasi 200 anni di lotta, fu costretta a riconoscere la supremazia veneziana.

VENEZIA
Fu la più longeva delle repubbliche marinare. Le sue origini risalgono al V secondo quando abitanti di città del Veneto si rifugiavano nella laguna per scappare dalle invasioni barbariche.
Fino al VII secolo fu sotto il dominio bizantino, successivamente grazie all'aristocrazia veneziana riuscì a raggiungere il potere dando vita a un governo oligarchico. Venezia era molto ambita e contesa da moltissime popolazioni (Franchi, Bizantini, Normanni ecc) per la sua posizione, essendo il punto di contatto tra Oriente e Occidente, ma riuscì sempre a mantenere la propria indipendenza.
A favorire lo sviluppo dei traffici con l'Oriente furono anche i numerosi privilegi accordati dai Bizantini agli intraprendenti mercanti veneziani: tra il 992 e il 1082 i veneziani ottennero libero accesso a Costantinopoli e la piena libertà di commercio in tutto l'Impero, con l'esenzione da ogni dazio. Questi privilegi furono sanciti nel 1082 dall'imperatore Alessio Comneno con il ''crisobollo'' grazie al quale gli operatori commerciali della repubblica veneta potevano frequentare mercati e quartieri bizantini in libertà, aprire botteghe, tenere mercati...
Le crociate avrebbero modificato le relazioni tra Venezia e Bisanzio instaurando un aperto conflitto.
Con le crociate Venezia sviluppò la propria rete commerciale e si arricchì. A contribuire a questa espansione furono le numerose colonie create sulle coste orientali del Mediterraneo, grazie alle quali le navi veneziane potevano avere approdi e magazzini commerciali ma anche arsenali, officine navali dalle quali uscivano imbarcazioni attrezzate per i grandi carichi e le grandi distanze e quindi in grado di competere con le flotte delle altre repubbliche marinare.
 Grazie alla potenza navale, Venezia si costruì un potente Stato de Mar, un insieme di domini marittimi che andavano dall'Istria alla Dalmazia, dalla Morea alle isole egee fino a Creta. Nel corso del tempo i domini veneziani si ridussero notevolmente a causa dell'avanzata dei Turchi Ottomani nel Mediterraneo e nella penisola Balcanica, ma alcuni, tra cui l'isola di Zacinto e Istria, rimasero possesso veneziano fino al 1797, quando la Repubblica di Venezia perse la propria indipendenza.

lunedì 18 gennaio 2016

FRANCESE: Il passato prossimo (e formazione del participio passato)

Il passato prossimo (passé composé) esprime un avvenimento del passato più o meno lontano. che può essere concluso oppure protrarsi nel presente.

Formazione del passato prossimo

1. Il passato prossimo è un tempo composto dal presente dell'ausiliare être o avoir e dal participio passato del verbo da esprimere.


ALLER (PASSATO PROSSIMO)

je suis allé
tu es allé
il/elle/on est allé(e)
nous sommes allés
vous êtes allés
ils/elles sont allé(e)s


FINIR (PASSATO PROSSIMO)

j'ai fini
tu as fini
il/elle/on a fini
nous avons fini
vous avez fini
ils/elles ont fini


2.Forma negativa: si forma collocando i due elementi di negazione ne et pas (o altro elemento) rispettivamente prima e dopo l'ausiliare.

Nous ne sommes pas partis (non siamo partiti)
Je n'ai jamais travaillé (non ho mai lavorato)

3.Forma interrogativa: oltre che con la semplice intonazione, si ottiene:
1) anteponendo la formula est-ce que al soggetto;
2) con l'inversione del soggetto: collocando il pronome soggetto tra l'ausiliare e il participio passato.
Est-ce que vous avez visité Rome? (avete visitato Roma?)
Es-tu arrivé à l'heure (sei arrivato puntuale?)
Anne a-t-elle accepté l'invitation? (Anna ha ricevuto l'invito?)

4- Gli avverbi di quantità o di maniera vengono, in genere, collocati tra l'ausiliare e il verbo:
J'ai beaucoup dormi (ho dormito molto)
Tu n'as rien compris (non hai capito nulla)
Il n'a pas encore été à Paris (non è ancora stato a Parigi)




domenica 17 gennaio 2016

Le teorie multifattoriali dell'intelligenza

La teoria monofattoriale dell'intelligenza è una concezione per cui l'intelligenza viene considerata come una qualità unitaria. Cominciò a essere messa in discussione alla fine degli anni Venti del secolo scorso, quando si andò affermando l'idea che esistono invece forme diverse di intelligenza, per cui essa può essere considerata una struttura articolata, scomponibile in parti , chiamate ''fattori'' che corrispondono a diverse abilità.

Le teoria di Spearman
Nel 1927 Spearman enuncia una teoria bifattoriale e gerarchica dell'intelligenza e prevede:
  • un fattore generale, o fattore g;
  • alcuni fattori specifici, o fattori s.
Il fattore g consiste nella capacità di correlare i concetti, i fattori s si concretizzano nell'abilità linguistica, aritmetica e spaziale.

La teoria di Thurstone
Nel 1938, Thurstone definisce l'intelligenza come la risultante di almeno 7 fattori indipendenti tra loro:
  • comprensione verbale
  • fluidità verbale
  • abilità numerica
  • visualizzazione spaziale
  • memoria associativa
  • velocità percettiva
  • ragionamento
Teoria multifattoriale dell'intelligenza: la prima con Thurstone, concezione per cui l'intelligenza viene considerata come una qualità composta da una pluralità di fattori ed elementi indipendenti.

La teoria di Guilford
Guilford sostiene che l'intelligenza si compone e si articola in un numero elevato di abilità distinte e autonome, specializzate in compiti specifici. Il suo modello è rappresentato da un parallelepipedo sfaccettato che ha preso il nome di cubo di Guilford.
Lo studioso ha individuato 120 capacità mentali derivanti dalla combinazione di tre tipologie di fattori: operazioni, contenuti, prodotti. In questa prospettiva la mente può essere rappresentata da un parallelepipedo di 120 cubetti ed ogni cubetto è la corrispondente capacità mentale che deriva dalla combinazione di un'operazione, un contenuto e un prodotto.
Ai classici test d'intelligenza, il cognitivista affianca test di creatività.
Pregi: permette di tratteggiare un profilo particolareggiato della persona.
Limiti: di difficile applicazione perché richiede un numero spropositato di test.


L'intelligenza e la sua misurazione

Oggi non si parla più di intelligenza al singolare ma di intelligenze multiple.
Esiste una branca della psicologia che si occupa della misurazione dei tratti psichici e si chiama psicometria: essa ha il compito di tradurre in termini quantitativi e numerici gli aspetti dell'attività psichica e della personalità. Per misurare e valutare determinati fattori e capacità dell'uomo, ci si serve dei test che si basano sul procedimento logico dell'inferenza, cioè la formulazione di un giudizio o di una conclusione sulla base di una serie di indizi e ipotesi.
I test di rilevazione psicologica
Un test è uno strumento costruito per determinare reazioni osservabili e misurabili, riconducibile a una o più qualità psicologiche. Consiste nel sottoporre un individuo a una situazione stimolo-standardizzata ad esempio con una serie di domande, in modo da valutare le risposte confrontandole con un campione di riferimento.
Un test che voglia rispondere a criteri scientifici deve possedere i seguenti requisiti:
  • la validità, cioè deve misurare ciò che realmente dice di misurare
  • l'attendibilità, cioè deve confermare i risultati nel tempo.
Età mentale e quoziente intellettivo
I primi tentativi di studiare l'intelligenza e di misurarla risalgono agli anni Venti quando Binet ebbe un'intuizione, quella di distinguere l'età cronologica del bambino da quella mentale.
Insieme a Simon, codificò i parametri di riferimento per stabilire se si era in presenza di normalità. precocità o ritardo, nella scala di sviluppo dell'intelligenza Binet- Simon.
Stern aggiunse al concetto di età mentale quello di quoziente di intelligenza (Q.I) con la formula EM/EC  X 10.
Terman ha compreso che le prove create da Binet non potevano essere utilizzate con soggetti di età superiore ai 16 anni e ha elaborato dei nuovi test per misurare il QI degli adulti. Adottò e sviluppò la scala Binet-Simon producendone una versione migliore, la scala Stanford-Binet.
Un QI pari a 100 indica una perfetta coincidenza tra EC ed EM, quindi 100 viene assunto come indice di riferimento medio.

I test di intelligenza, critiche e limiti
La maggior parte delle critiche si concentrava su due obiezioni principali:
  • una, sulle finalità dei test, spesso utilizzati come strumento di selezione
  • una sull'effittiva validità dei test. che misuravano più che un'intelligenza nel suo complesso, un tipo di intelligenza riferito alle abilità cognitive logico-matematiche.

venerdì 15 gennaio 2016

La psicoanalisi: Freud. Dall'isteria all'inconscio

LA PSICOANALISI

Tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento un'altra teoria aveva cominciato a studiare la mente umana: la psicoanalisi.
Questa teoria si basa su una psicoterapia, cioè un trattamento rivolto alle persone con un disagio psichico, basato su ricordi, libere associazioni tra idee e l'analisi dei sogni.

DALL'ISTERIA ALL'INCONSCIO.

Nel 1885 Freud era un medico specializzato nelle ''patologie isteriche''. L'isteria ( dal greco hysteron,''utero'' perché in passato si riteneva erroneamente che tale malattia colpisse solo le donne) è una malattia in cui i disturbi psicologici (fobie, confusione mentale) convivono con manifestazioni patologiche a livello fisico, non supportate però da una causa organica plausibile. (Ad esempio la persona può avere una paralisi temporanea del corpo senza che vi sia una lesione dei centri nervosi).
All'epoca la psichiatria era impotente nei confronti di questi disturbi e non disponeva né di teorie né di strumenti per trattarli: si tendeva ad attribuirli a cause organiche e curarle con metodi poco efficaci.
Jean- Martin Charcot (1825-1893) tentò un approccio innovativo, l'ipnosi, che consisteva nel portare il soggetto a uno stato di incoscienza simile a quello del sonno, in modo da indurlo passivamente ad accettare le istruzione dell'ipnotizzatore.
Collaborando per alcuni anni con lo psichiatra Joseph Breuer, anche Freud adottò inizialmente la tecnica ipnotica, che gli permise di comprendere che sintomi delle malattie psichiche erano la manifestazione esteriore di una ''causa'' o di un ''evento patogeno'' collocata in una dimensione che il pensiero cosciente non poteva né raggiungere né richiamare a sé con un semplice sforzo della riflessione e della memoria.
Freud chiamò inconscio questo livello più profondo della psiche, inaccessibile alla coscienza.

INCONSCIO: il livello più profondo della psiche, i cui contenuti ''rimossi'' dal piano della coscienza a opera di una qualche forza psichica, non possono diventare coscienti mediante un semplice sforzo di attenzione.

L'ordinamento giuridico

L'ORDINAMENTO GIURIDICO

Il diritto è l'insieme delle regole su cui si basa la società e la sua organizzazione.
  • Diritto soggettivo: è la pretesa che il soggetto può far valere nei confronti di un altro.
  • Diritto oggettivo: insieme delle norme giuridiche in vigore in uno Stato.
L'ordinamento giuridico: insieme delle norme giuridiche in vigore in uno Stato
Si distingue in:
  • Diritto pubblico: insieme di norme giuridiche che regolano i rapporti tra cittadini e Stato e il funzionamento dello Stato.
  • Diritto privato: insieme di norme che disciplinano i rapporti tra privati (o tra privato e Stato quando quest'ultimo non agisce in posizione di supremazia)
In ogni ordinamento le fonti del diritto sono disposte secondo una scala gerarchica al cui vertice si trova la Costituzione.
Data la pluralità delle fonti del diritto, nel citare le norme giuridiche, vengono utilizzate le formule abbreviate.
Per Testo Unico si intende la raccolta di norme giuridiche, con la funzione di coordinare e uniformare in un unico testo tutta la legislazione vigente che disciplina un determinato settore.
Per codici si intendono raccolte organiche di norme giuridiche relative ad una determinata materia (es. codice civile, codice penale).
Il codice civile, approvato con Regio Decreto del 16 marzo del 1942, è suddiviso in sei libri che comprendono le norme di maggiore importanza nell'ambito del diritto civile. 

L'operatore socio-sanitario

L'operatore socio- sanitario deve avere competenze:
  • di animazione, cioè deve saper preparare attività di svago per gli ospiti della struttura in cui lavora.
  • giuridiche, cioè deve conoscere le leggi in ambito socio- assistenziale
  • riabilitative, per aiutare quelle persone che presentano particolari situazioni di disagio psico-fisico a reinserirsi nella società
  • informatiche, cioè deve saper registrare quanto rilevato sul campo, per raccogliere, archiviare, trasmettere dati alle attività svolte
  • psico-pedagogiche, cioè deve tener presente la personalità dell'utente ed entrare in sintonia con lui.
L'operatore socio-sanitario deve essere in grado di:
  • partecipare alla rilevazione dei bisogni socio-sanitari del territorio
  • lavorare a sostegno della comunità per salvaguardare l'autonomia personale e sociale dei cittadini
  • ridurre ed evitare i rischi di isolamento e di emarginazione delle fasce deboli della comunità
  • applicare la normativa relativa alla privacy e alla sicurezza sanitaria e sociale
  • interagire con gli utenti del servizio, predisporre piani individualizzati di intervento e ipotizzare corrette soluzioni a sostegno del singolo o della famiglia
  • verificare le attività programmate
L'operatore socio-sanitario deve imparare dagli errori commessi e salvaguardare il suo equilibrio.
Dopo anni di lavoro,l'operatore socio-sanitario può incorrere nel burn out, tipico dei lavori usuranti.

Malattie della colonna vertebrale

ERNIA AL DISCO
"Il disco intervertebrale forma un'articolazione tra le ossa presenti nella colonna vertebrale, consentendone il movimento. Quando il rivestimento esterno del disco si rompe, il nucleo polposo può fuoriuscire dalla propria sede causando un'erniazione del disco. " Fonte


Causa:
  • genetica
  • grande sforzo
  • salto da un'altezza relativamente alta senza ammortizzazione
Soluzioni:
  • riposo
  • fisioterapia (stiramenti)
  • operazione chirurgica

SCOLIOSI

E' una devizione a destra o a sinistra della colonna vertebrale (soprattutto, più frequentemente della zona dorsale, vista frontalmente)

Causa:
  • cattive posture nell'età dello sviluppo
  • congenita (dalla nascita)
Soluzioni:
  • fisioterapia
  • busto correttivo o corsetto
  • nei casi estremi operazione chirurgica


LORDOSI

 E' un'eccessiva curvatura (in senso anteriore) della zona lombare della colonna vertebrale vista lateralmente.


Causa:
  • congenita
  • cattive posture
  • legata alla pratica di alcuni sport e discipline agonistiche (danza classica)
Soluzioni:
  • fisioterapia
  • busto o corsetto

CIFOSI

E' un'eccessiva curvatura (in senso posteriore) della zona dorsale della colonna vertebrale vista in senso laterale


Causa:
  • congenita
  • postura
  • legata alla pratica di alcuni sport a livello agonistico ( pallavolo, ciclismo)
Soluzioni:
  • fisioterapia, ginnastica correttiva
  • busto correttivo

I virus

  • I virus sono tutti patogeni (che creano la malattia) a differenza dei batteri (positivi , negativi)
  • Hanno una struttura microscopica semplice
  • Necessitano di un ospite per riprodursi (un animale, una pianta, l'uomo, un insetto, in casi rari un batterio)

I VIRUS HANNO DUE FASI NEL LORO CICLO VITALE

-INTRACELLULARE: nelle cellule dell'ospite dove avviene la loro replicazione
-EXTRACELLULARE: libero nell'ambiente ed è potenzialmente infettante: VIRIONE



STRUTTURA DI BASE (virus nudi)

-CORE: un filamento di DNA o RNA semplice o doppio
-CAPSIDE: protezione del core dalla forma tipica (proteine zuccherose)


STRUTTURE FACOLTATIVE (virione rivestito)

-PERICAPSIDE: composto da lipidi, glicoproteine.
            -SPICOLE: protuberanze presenti sulla superficie del pericapside, servono per agganciarsi ad un ospite nella fase extracellulare


CLASSIFICAZIONE DEI VIRUS

-ELICOIDALE: forma di bastoncini o di filamenti
-POLIEDRICO: forma a sfera o palla multisfaccettata
-COMPLESSO: forma tipica: testa poliedrica+ coda elicoidale+ fimbrie


RIPRODUZIONE DEI VIRUS

FASE I: ADSORBIMENTO: processo di aggancio sulla membrana cellulare
FASE II: PENETRAZIONE: il core entra nel citoplasma delle cellule ospiti
FASE III: SPOLIAZIONE: rimozione dell'involucro virale dalla superficie cellulare
FASE IV: REPLICAZIONE: del genoma virale. Il core acquisisce il controllo del metabolismo cellulare. Questo controllo è finalizzato alla sua replicazione, moltiplicazione.
FASE V: LIBERAZIONE E ROTTURA DELLA CELLULA OSPITE: che segue la massiccia replicazione virale. La rottura avviene per il rilascio di sostanze litiche (LISI). La cellula ospite muore.

La struttura della canzone

  • Origine provenzale
  • Massimo splendore con Petrarca
COSTITUITA DA

-Numero variabile di strofe dette "stanze".
-Commiato o congedo (saluto)


OGNI STANZA

-Endecasillabi (11 sillabe)
-Settenari (7 sillabe)

è formata da:
-Fronte (1°piede, 2°piede)
-Sirma (1°volta, 2° volta)


Normalmente i due membri sono collegati da un verso detto "chiave".
NB: Commiato e saluto NO prima di Petrarca.

COBLAS CAPFINIDAS: consiste nel ripetere a inizio strofa la stessa parola finale della strofa precedente o la sua radice.