giovedì 28 gennaio 2016

Le Repubbliche marinare in breve

AMALFI
La prima repubblica marinara fu Amalfi. I mercanti amalfitani riuscirono a sottrarre ai musulmani il dominio sul commercio nel Mediterraneo a partire dal X secolo. Fondarono alcune basi mercantili nel Mediterraneo e nel Medio Oriente ( Turchia, Egitto, Siria) e grazie alle Tavole Amalfitane istituirono il primo codice di diritto marittimo.
La potenza di Amalfi non durò molto, la città fu oppressa dai Normanni nel 1076 e vinta e saccheggiata dalla rivale Pisa nel 1135. Cessò di esistere come repubblica marinara nei primi anni dell' XI secolo.

PISA
Pisa combatté a lungo contro i musulmani che, dalle vicine isole di Sardegna e Corsica, tentarono di imporsi sulle coste del Tirreno. La città entrò in conflitto con Genova (che prima era alleata nella lotto contro i musulmani) per due secoli. Queste lotta si concluse con  la lotta di Meloria nel 1284 nella quale Pisa ne uscì sconfitta.

GENOVA
Genova dopo la battaglia con Pisa rimase l'unica padrona del Mar Tirreno e del Mediterraneo occidentale ma la rivalità con Venezia segnò la sua fine: nel XIV secolo, dopo quasi 200 anni di lotta, fu costretta a riconoscere la supremazia veneziana.

VENEZIA
Fu la più longeva delle repubbliche marinare. Le sue origini risalgono al V secondo quando abitanti di città del Veneto si rifugiavano nella laguna per scappare dalle invasioni barbariche.
Fino al VII secolo fu sotto il dominio bizantino, successivamente grazie all'aristocrazia veneziana riuscì a raggiungere il potere dando vita a un governo oligarchico. Venezia era molto ambita e contesa da moltissime popolazioni (Franchi, Bizantini, Normanni ecc) per la sua posizione, essendo il punto di contatto tra Oriente e Occidente, ma riuscì sempre a mantenere la propria indipendenza.
A favorire lo sviluppo dei traffici con l'Oriente furono anche i numerosi privilegi accordati dai Bizantini agli intraprendenti mercanti veneziani: tra il 992 e il 1082 i veneziani ottennero libero accesso a Costantinopoli e la piena libertà di commercio in tutto l'Impero, con l'esenzione da ogni dazio. Questi privilegi furono sanciti nel 1082 dall'imperatore Alessio Comneno con il ''crisobollo'' grazie al quale gli operatori commerciali della repubblica veneta potevano frequentare mercati e quartieri bizantini in libertà, aprire botteghe, tenere mercati...
Le crociate avrebbero modificato le relazioni tra Venezia e Bisanzio instaurando un aperto conflitto.
Con le crociate Venezia sviluppò la propria rete commerciale e si arricchì. A contribuire a questa espansione furono le numerose colonie create sulle coste orientali del Mediterraneo, grazie alle quali le navi veneziane potevano avere approdi e magazzini commerciali ma anche arsenali, officine navali dalle quali uscivano imbarcazioni attrezzate per i grandi carichi e le grandi distanze e quindi in grado di competere con le flotte delle altre repubbliche marinare.
 Grazie alla potenza navale, Venezia si costruì un potente Stato de Mar, un insieme di domini marittimi che andavano dall'Istria alla Dalmazia, dalla Morea alle isole egee fino a Creta. Nel corso del tempo i domini veneziani si ridussero notevolmente a causa dell'avanzata dei Turchi Ottomani nel Mediterraneo e nella penisola Balcanica, ma alcuni, tra cui l'isola di Zacinto e Istria, rimasero possesso veneziano fino al 1797, quando la Repubblica di Venezia perse la propria indipendenza.

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