Le teoria di Spearman
Nel 1927 Spearman enuncia una teoria bifattoriale e gerarchica dell'intelligenza e prevede:
- un fattore generale, o fattore g;
- alcuni fattori specifici, o fattori s.
La teoria di Thurstone
Nel 1938, Thurstone definisce l'intelligenza come la risultante di almeno 7 fattori indipendenti tra loro:
- comprensione verbale
- fluidità verbale
- abilità numerica
- visualizzazione spaziale
- memoria associativa
- velocità percettiva
- ragionamento
Teoria multifattoriale dell'intelligenza: la prima con Thurstone, concezione per cui l'intelligenza viene considerata come una qualità composta da una pluralità di fattori ed elementi indipendenti.
La teoria di Guilford
Guilford sostiene che l'intelligenza si compone e si articola in un numero elevato di abilità distinte e autonome, specializzate in compiti specifici. Il suo modello è rappresentato da un parallelepipedo sfaccettato che ha preso il nome di cubo di Guilford.
Lo studioso ha individuato 120 capacità mentali derivanti dalla combinazione di tre tipologie di fattori: operazioni, contenuti, prodotti. In questa prospettiva la mente può essere rappresentata da un parallelepipedo di 120 cubetti ed ogni cubetto è la corrispondente capacità mentale che deriva dalla combinazione di un'operazione, un contenuto e un prodotto.
Ai classici test d'intelligenza, il cognitivista affianca test di creatività.
Pregi: permette di tratteggiare un profilo particolareggiato della persona.
Limiti: di difficile applicazione perché richiede un numero spropositato di test.
Complimenti per la sinteticità e chiarezza esaustiva
RispondiEliminaAll'intelligenza aggiugerei, sensibilità, rispetto, educazione.
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