domenica 17 gennaio 2016

L'intelligenza e la sua misurazione

Oggi non si parla più di intelligenza al singolare ma di intelligenze multiple.
Esiste una branca della psicologia che si occupa della misurazione dei tratti psichici e si chiama psicometria: essa ha il compito di tradurre in termini quantitativi e numerici gli aspetti dell'attività psichica e della personalità. Per misurare e valutare determinati fattori e capacità dell'uomo, ci si serve dei test che si basano sul procedimento logico dell'inferenza, cioè la formulazione di un giudizio o di una conclusione sulla base di una serie di indizi e ipotesi.
I test di rilevazione psicologica
Un test è uno strumento costruito per determinare reazioni osservabili e misurabili, riconducibile a una o più qualità psicologiche. Consiste nel sottoporre un individuo a una situazione stimolo-standardizzata ad esempio con una serie di domande, in modo da valutare le risposte confrontandole con un campione di riferimento.
Un test che voglia rispondere a criteri scientifici deve possedere i seguenti requisiti:
  • la validità, cioè deve misurare ciò che realmente dice di misurare
  • l'attendibilità, cioè deve confermare i risultati nel tempo.
Età mentale e quoziente intellettivo
I primi tentativi di studiare l'intelligenza e di misurarla risalgono agli anni Venti quando Binet ebbe un'intuizione, quella di distinguere l'età cronologica del bambino da quella mentale.
Insieme a Simon, codificò i parametri di riferimento per stabilire se si era in presenza di normalità. precocità o ritardo, nella scala di sviluppo dell'intelligenza Binet- Simon.
Stern aggiunse al concetto di età mentale quello di quoziente di intelligenza (Q.I) con la formula EM/EC  X 10.
Terman ha compreso che le prove create da Binet non potevano essere utilizzate con soggetti di età superiore ai 16 anni e ha elaborato dei nuovi test per misurare il QI degli adulti. Adottò e sviluppò la scala Binet-Simon producendone una versione migliore, la scala Stanford-Binet.
Un QI pari a 100 indica una perfetta coincidenza tra EC ed EM, quindi 100 viene assunto come indice di riferimento medio.

I test di intelligenza, critiche e limiti
La maggior parte delle critiche si concentrava su due obiezioni principali:
  • una, sulle finalità dei test, spesso utilizzati come strumento di selezione
  • una sull'effittiva validità dei test. che misuravano più che un'intelligenza nel suo complesso, un tipo di intelligenza riferito alle abilità cognitive logico-matematiche.

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